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giovedì 17 ottobre 2013

PER NON DIMENTICARE



(un recente  moderno nuovo esproprio, perpetrato dai romani ai danni dei fenici)


Nell’apprestarci ad ospitare forse il più importante evento nel settore dei beni culturali che si sia tenuto a  Sant’Antioco, costituito dall’ ottavo Congresso Internazionale di Studi Fenici e Punici ( Carbonia e Sant’Antioco, dal 21 al 26 ottobre prossimo), riteniamo utile rispolverare una vicenda relativa alle necropoli di Sulky, che rischiano seriamente di andare irrimediabilmente danneggiate e che sono da anni sottratte alle visite dei cittadini, dei turisti e degli studiosi.
Parliamo dei fondi raccolti in occasione di  Maratonarte nel 2007, espressamente destinati ai lavori di messa in sicurezza e valorizzazione delle necropoli e che sono invece stati sottratti alla comunità antiochense per essere dirottati su interventi in altri siti.
Ricordiamo questa vicenda nei suoi tratti essenziali:
sul finire dell’anno 2007 il ministero dei beni culturali organizzò una raccolta di fondi, attraverso una trasmissione televisiva chiamata “Maratonarte”  destinati esclusivamente a lavori di restauro urgenti in sette importanti siti archeologici d’Italia, e fra questi – unico dei sette relativo a rinvenimenti della civiltà fenicio e punica – le necropoli di Sulky.
Le donazioni dovevano fare espresso riferimento al sito cui erano destinate. Per le necropoli di Sulky furono raccolti ben 424 mila euro, che però il Ministero si è guardato bene di far arrivare a Sant’Antioco.
Rispondendo ad una interrogazione parlamentare nel mese di giugno del 2011 il sottosegretario del ministero affermò che, essendo stata la raccolta di fondi inferiore alle attese, si era preferito utilizzare l’intera raccolta per intervenire su cinque siti dei sette per i quali i soldi erano stati versati dai cittadini: un vero e proprio nuovo furto perpetrato dai “romani” sui “punici”, che si aggiunge a quelli precedenti che la storia ci ha tramandato.
L’indignazione degli amministratori e dei cittadini (peraltro molto tiepida) non è servita a recuperare quei fondi  e le necropoli di Sulky continuano a versare in una situazione di gravissimo pericolo.
E’ anche caduto nel vuoto l’appello del prof. Piero Bartoloni riportato da La Nuova Sardegna del 7 aprile 2009 che qui riprendiamo:
«I soldi di Maratonarte - ha detto al termine della conferenza tenuta per fare il punto sulle donazioni, Piero Bartoloni, nella sua veste di direttore del Museo Archeologico Cittadino - sono stati espropriati alla comunità, ed è necessario che la comunità si muova per recuperarli. Si può dire che l’idea di inserire la necropoli di Sulky tra i siti finanziabili sia stata promossa da me e, oltre ad avere contribuito per essermi prestato a girare gli spot necessari, ho dato il mio obolo come immagino molti antiochensi e sardi. Non ritengo giusto quindi che quei fondi non vengano spesi per la salvaguardia e la valorizzazione di un sito estremamente delicato».
Occorre non dimenticare e profittare di ogni utile occasione ( e quale migliore occasione del Congresso Internazionale che si terrà fra qualche giorno nel Sulcis?) per tener vivo  un movimento di opinione che costringa il ministero dei Beni Culturali a ritornare sui suoi passi ed a restituire a Sant'Antioco i 424 mila euro necessari per il restauro dell’antica necropoli e per favorire la sua fruibilità.
Non sarà facile ma la necropoli è una delle risorse del grande parco archeologico della città al quale non si può ancora a lungo rinunciare.
Per non dimenticare abbiamo recuperato e pubblichiamo lo spot realizzato dalla RAI per sollecitare le donazioni.


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